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Un delitto avrà luogo (1950)


L’incipit è bellissimo: un annuncio nella sezione “messaggi personali” di un giornale locale di un villaggio inglese informa che “il 29 ottobre, alle 18.30 avrà luogo un delitto a Little Paddocks, si pregano gli amici di voler prendere nota di questo avvertimento che non sarà più ripetuto”.

In un’epoca dove le comunicazioni avvenivano con la posta consegnata due volte al giorno, in cui le lettere erano le uniche testimoni degli scambi di promesse amorose, quando gli annunci personali erano come Facebook, si annuncia un omicidio che effettivamente avviene quando tutti credevano che fosse uno scherzo. E proprio per esprimere al meglio il clima di un delitto in un villaggio il nostro investigatore è Miss Marple, chiamata ad indagare con la solita serafica sagacia. Il libro è molto bello perché, nonostante si preannunciasse come una trama complicata dal numero dei personaggi e dalle dinamiche dell’omicidio Agatha riesce a sbrogliarla con lucidità rendendola gradevolissima e scorrevole.

I personaggi sono caratteristici al punto giusto mentre la resa della dimensione campagnola non è stucchevole, anzi spesso intrigante. Se non si fosse capito, il romanzo mi è piaciuto un sacco, trovo che il primo capitolo sia uno dei più brillanti che abbia scritto, perché è costruito con un’ironia sagace mentre presenta la trovata dell’annuncio con rapidità ed insieme completezza.

Miss Marple si muove a suo agio e anzi partecipa con qualche trovata vivace all’indagine, ricordando che le apparenze ingannano non solo per gli assassini, ma anche per la nostra  investigatrice, apparentemente fragile e mite, e invece temeraria e determinata quando si tratta di scoprire la verità.

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