Non fumo, non bevo, non prendo caffè perché sono una compulsiva. E come tutti i compulsivi tendo a fare cose autolesioniste. Ma soprattutto tendo ad accumulare cose. Cose che per me sono indispensabili, cose che vanno oltre il loro numero ma che occupano spazio reale e virtuale nella mia vita.
Qui di seguito ne cito alcune.
Non bastano mai i colori. Ogni pennarello è diverso dall’altro, come le opinioni. Cambia la punta, cambia la qualità, cambia la forma. Non mi sentirete mai dire: “ho due rossi uguali”, perché due rossi identici non esistono, quindi ogni volta che si può devo comprare colori. Possibilmente in set da multipli di dieci. Le offerte Amazon sono uno stillicidio quando mi ritrovo a guardare 100 pennarelli a 17 euro o 172 matite a 24 euro. E ho sempre lo scrupolo di accumularli, anche se so, nel mio cuore, che i colori non bastano mai.
Le scarpe. Come possiamo mai pensare di vivere con solo due paia di scarpe? E non mi dite che i piedi sono solo due, perché è proprio perché sono solo due che bisogna fare in modo che sembrino sempre diversi. E poi lo sanno tutti che portare sempre lo stesso paio di calzature fa male alla postura, la scienza non va discussa. Alle scarpe abbino le calze, per cui vale lo stesso discorso di cui sopra e si aggiunge l’aggravante della perdita durante i lavaggi. Dopo la tragedia della scomparsa in lavatrice, il calzino scoppiato non è mai utilizzabile e implica una sostituzione con qualcosa possibilmente differente dalla precedente e, magari, più vistosa.
La cioccolata non può avere limiti. Grazie alla sua infinita varietà deve essere sempre disponibile e sempre sotto forme e con abbinamenti differenti, questo per adeguarsi alle diverse esigenze che possiamo avere ogni giorno. Dalla colazione alla merenda dopo cena, dalla crema spalmabile al tocchetto con il riso soffiato, questo dolce alimento è qualcosa di più di un insieme di calorie, è un compagno sincero. Come dico sempre, quando tutti se ne saranno andati, la cioccolata sarà l’unica che vi starà vicino, e se non sarà lei, saranno i chili che vi ha lasciato sul sedere.
Le pochette. Per quanto ci si impegni non si può pensare che le pochette possano mai bastare. C’è sempre qualche cosa che ha bisogno di un contenitore e pure il contenitore si deve adattare magari a qualche contenitore più grande, come cassetti, borse o valigie. La pochette contiene insieme gli oggetti e le nostre aspirazioni per quello che questi devono fare nella nostra vita, mettono insieme oggetti idee e sentimenti, ma soprattutto sono carine! E proprio perché sono carine devono sempre essere acquistate, perché la carineria è rara da incontrare e quando succede non bisogna mai perdere l’occasione di prenderla e portarla con sé.
I baci. Lo sapete, sono una rude romanticona. Però è un dato oggettivo, un bacio vero, un bacio scritto, un bacio pensato, è prezioso e insostituibile, per questo non ci deve essere un termine al suo numero. Questo vale anche per le coccole e gli abbracci, ma la finiamo qui perché diventerei troppo sdolcinata.
I libri. Le cose che si amano non bastano mai, e io amo troppo i libri. Li amo talmente tanto che non solo li compro e li colleziono, ma li produco ogni qual volta ne ho l’occasione. E li vedo anche dove apparentemente non ci sono, nelle storie che mi raccontano, nelle persone che incontro. Sento il racconto di un viaggio e penso: ecco potrebbe venirci fuori una guida fatta in quel modo, e dentro la mia testa il libro già esiste, composto di grafica, numeri di pagine, magari presentazione. Che siano di carta o digitali, diventano infiniti perché non possono essere mai racchiusi da un numero e devono riempire tutti gli scaffali, reali o mentali, che ho.
I sogni. Sembra un’idea un po’ banale, dire che i sogni servono sempre e devono essere inesauribili, però ho notato che le cose grigie del quotidiano tendono a consumare proprio quell’energia che dovrei usare per costruire castelli tra le nuvole, perdermi in storie fantasiose, ritrovarmi in progetti strampalati. Quindi scrivo qui, così da ricordarmene e magari ricordarlo anche a qualcun altro, come in una nota personale, che i sogni devono essere sempre disponibili e quindi prodotti senza misura.
Comments