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La magia di un tappeto per Felice Casorati


mostre Felice Casorati, ritratti e disegni Felice Casorati: Bambina che gioca su un tappeto rosso, 1912, Fine Arts Museum Ghent © Lukas-Art in Flanders vzw, photo Hugo Maertens

Protagonista di questo dipinto di Felice Casorati intitolato “Bambina che gioca su un tappeto rosso” e datato al 1912 non è la bambina, circondata dal suo mondo di oggetti, bensì il tappeto, nel suo decoro infinito di fiori.

Protagonista di questo dipinto di Felice Casorati intitolato “Bambina che gioca su un tappeto rosso” e datato al 1912 non è la bambina, circondata dal suo mondo di oggetti, bensì il tappeto, nel suo decoro infinito di fiori.

Casorati mette tutto su quel tappeto: scatole per contenere segreti e tesori, giocattoli, libri, frutta, un cucciolo e un cuscino, tutto il conforto che si può dare ad una bambina che si annoia ed è sola, ma aggiunge anche la luce che cade dal finestre alte e grandi, fuori dall’immagine, a ricordare c’è un altro mondo, lontano e inaccessibile.

La posa della bambina spezza la continuità dei fiori del pavimento, un artificiale prato fiorito che si sviluppa a perdita d’occhio, e la bellezza è proprio nella ripetitività e simmetria che lo costruisce, coperta in primo piano dagli oggetti e poi ripresa con vigore nel resto della composizione, così che lo sguardo dello spettatore si perda due volte, la prima nella confusione della varietà, poi nel calcolo della duplicazione.

Con questo dipinto confermo la mia passione per gli interni delle case ed in particolare i pavimenti, come già ho dimostrato con il quadro di Gustave Caillebotte ( crf. http://piantatastorta.altervista.org/linaspettato-di-gustave-caillebotte/),   ma se in quel dipinto c’era il movimento degli operai, la simmetria tra spazio e personaggi, qui invece vince la lotta tra ordine e disordine, lo spazio è infinito e compiuto insieme, mentre anche il cielo, pallido riflesso delle finestre, viene assorbito dal disegno del pavimento, in un ribaltamento solo suggerito della realtà e della prospettiva.

Casorati con questo tappeto rappresenta uno spazio infinito nei confini di una stanza, la libertà del pensiero che viaggia oltre i limiti fisici, grazie anche alla metafora dell’infanzia, che con leggerezza e senza sforzo riesce a rinchiudere in un “guscio di noce” la sempre sorprendente e magica potenza dell’immaginazione.

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