14 febbraio 2014
dott.ssa Piantatastorta
Buongiorno,
mi è capitato di vedere che il suo blog ospita messaggi di personaggi prestigiosi come il Coniglietto Pasquale e la Befana, mi permetto quindi di chiederle anche io ospitalità, in qualità di rappresentante di una festività prestigiosa come San Valentino.
Permetta che mi presenti in due parole: sono Cupido. Credo che basti. L’Amore è la mia professione, la gestione delle relazioni la mia missione.
Ogni volta che un cuore batte in modo strano, e non è un infarto, sono io che lo faccio accadere. Ogni palpito di gioia che nasce da un incontro amoroso è per il mio modesto intervento. Ogni lacrima perduta per un sentimento non corrisposto la raccolgo io.
E’ la professione più bella riempire d’amore il mondo, ma come in tutte le cose, esiste anche il “lato oscuro della luna”. Ho un compito ingrato certe volte, perché l’Amore spesso è invidiato, e l’invidia è una brutta bestia.
Così mi prendono in giro perché ho questo aspetto paffuto, perché non ho delle grosse ali maestose e perché vado mezzo nudo pure d’inverno. In poche parole subisco costantemente ingiustizie.
Ed è per questo che le scrivo, cara signora, voglio usare il suo blog per comunicare ai suoi lettori, oggi che è la mia festa, non quella di un Santo che non siamo sicuri neanche che sia esistito mai, che non è giusto come spesso si comportano con me. Voglio incitarli a riflettere sul loro atteggiamento rispetto all’amore, soprattutto quando sono in fase livorosa da “palo” o da “astinenza”.
Cari lettori, non è colpa mia se ho una richiesta così immensa di interventi e non riesco ad essere da voi sempre nei tempi e modi richiesti. Sono sempre solo, non ho come Babbo Natale squadre di elfi a disposizione, non ho aiutanti, assistenti, e a volte neanche sostenitori. Devo correre da una parte all’altra del globo sempre arco in pugno e sperare di non confondere le frecce, la nuova versione infatti ha un design molto più aerodinamico, ma il grafico ha sbagliato le percentuali del giallo ed hanno un colore molto simile, così che si tende a confondere i colori, soprattutto di notte.
E poi anche se vero è che io sono potentissimo, vorrei ricordare che sono un Dio, è anche vero che ci sono delle cose che vanno pure oltre di me. Se il vostro cuore è solo falsamente aperto, se dite che volete un principe azzurro e poi quando ve lo spedisco lo rimandate indietro perché vi annoia e volete invece il “bello tenebroso”, oppure volete la brava ragazza che sa ricamare ma poi rimanete in contemplazione estasiata di quella che balla sul cubo con la gonna a girocollo in discoteca, io non posso proprio intervenire. Se non fate pace col cervello io non so dove colpire.
Quindi, ogni tanto, un bell’esamino di coscienza, qualche seduta da uno psicologo bravo ma non troppo costoso, magari servirebbero a tutti prima di bestemmiare contro di me e dire che sono IO il problema della vostra vita.
Ma che posso fare io, rispetto all’immensa bellezza della vostra esistenza, tranne regalare la morbidezza delle mie guanciotte per un sorriso, lievitare silenzioso tra le vostre vite, dove posso, e cercare di indirizzarle con una bella freccetta acuminata e intinta nel filtro del Vero Amore?
Se non rimanete fermi non ce la faccio a colpirvi, vi muovete troppo in fretta e mai in linea retta, vi nascondete dietro gli alberi, nelle macchine coi vetri scuri, o peggio, in locali dalle luci soffuse dove ho i già citati problemi a selezionale la freccia. Poi vi vestite sempre di nero! Ormai siete un tutt’uno con l’ambiente, riuscire a distinguere le sagome sta diventando impossibile. Per questo sto valutando l’inserimento di un mirino laser nell’arco.
E non fate battute sul fatto che sono vecchio e forse dovrei fare una visita oculistica. Il controllo lo faccio ogni anno e ho 11 decimi, per amore di verità inizio ad avere solo qualche leggerissimo problema di presbiopia, ma sto valutando l’operazione e forse tra qualche secolo la farò, giusto perché la catenella che regge gli occhiali per vedere da vicino certe volte si impiglia con le frecce e rischio di strozzarmi.
Quindi smettetela di gettare il vostro livore su di me, che non posso difendermi perché non ho un sindacato, non ho la voce grossa, e sono troppo carino pure quando mi arrabbio per incutere timore e rispetto. Non approfittatevi della mia tenerezza intrinseca e non pensate che, scuotendomi senza ritegno, riuscirete a farmi sputare dei sentimenti che avete ma che credete dovrei darvi io.
Così ho scritto questa piccola lettera aperta non solo per difendermi dalle pietre che mi tirate quotidianamente, ma anche per invitarvi, almeno un giorno all’anno e quindi magari anche oggi, a non pensare che l’amore è qualcosa che ci manca e che dobbiamo trovare da qualche parte, ma è qualcosa che possediamo sempre e dovremmo solo ricordarci più spesso di avere.
Buon San Valentino lettori, e indossate qualche cosa di colorato più spesso, giusto per facilitarmi il compito!
firmato
il vostro Cupido
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