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Fermate il boia (1952)


E alla fine ci siamo arrivati, o meglio siamo arrivati all’inizio, il primo libro di Agatha che ho letto, allora quindicenne. Ho visto questo titolo che preannunciava omicidio e suspance e l’ho preso dallo scaffale per portarmelo a casa. E ho fatto bene, perché è lui che ha fatto scattare la passione, contenendo tutto quello che mi ha spinto un bel po’ di anni dopo a rileggere tutta la sua produzione in ordine cronologico. E se ci penso oggi ho avuto proprio fortuna, perché se avessi letto per primo qualche altro romanzo, come Il mondo è in pericolo, molto probabilmente ora non saremmo qui, ogni giovedì, a parlare di lei.

Ma veniamo alla storia, contiene un Poirot in ottima forma che decide di salvare un uomo forse innocente e accusato dell’omicidio della sua padrona di casa, una domestica senza particolari segreti. L’indagine diventa poi un viaggio nel tipico villaggio inglese arricchito da un mistero che viene dal passato. Troviamo qui tutto quello che apprezzo nei libri di Agatha e rappresenta il motivo per cui la leggo con passione: una trama che non è scontata, dei personaggi complessi ma presentati con semplicità, piccoli indizi nascosti nel racconto che vivacizzano la scoperta della soluzione.

E’ scontato perché dovete leggerlo, perché è il primo che ho letto e dovrà piacervi per forza.

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